Presentazione del libro “L’antifascismo a Rovigno e nel Rovignese 1919-1945” di Luciano Giuricin

Il libro del famoso giornalista e storico rovignese Luciano Giuricin è stato pubblicato postumo. Più...
Presentazione del libro “L’antifascismo a Rovigno e nel Rovignese 1919-1945” di Luciano Giuricin
04. 12. 2024.0

Ieri presso il Centro multimediale e di fronte ad un nutrito pubblico si è tenuta la presentazione del libro “L’antifascismo a Rovigno e nel Rovignese 1919-1945” di Luciano Giuricin. Il libro è stato pubblicato dalla Città di Rovinj-Rovigno, dal Centro di ricerche storiche e dall’Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti del Rovignese.

Il libro del famoso giornalista e storico rovignese Luciano Giuricin è stato pubblicato postumo, in occasione dell’80° anniversario della formazione del battaglione italiano “Pino Budicin”.

“La lotta di liberazione popolare durante la Seconda guerra mondiale rappresenta una forma chiave di lotta contro il fascismo e il nazismo. Questo movimento ha consentito la liberazione dell’Europa dalla repressione autoritaria e ha lasciato un’eredità duratura che ancora oggi motiva iniziative antifasciste e progressiste” – ha affermato il direttore del Centro di ricerche storiche Raul Marsetič – “Oggi siamo orgogliosi di presentare l’opera di Luciano Giuricin, un progetto tanto atteso che testimonia l’importanza della lotta per la libertà in Istria e a Rovigno”. Marsetič ha anche aggiunto che quest’opera è un simbolo della forza dei valori antifascisti che ci uniscono e che l’antifascismo istriano ha dimostrato la sua potenza come forza trainante che supera le divisioni storiche, promuove la fratellanza tra le nazioni e incoraggia l’unità nella diversità. “È nostra responsabilità non solo preservare questa preziosa memoria, ma anche trasmettere attivamente i valori antifascisti alle generazioni future, ispirandoci a questi principi nella costruzione di una società più giusta, solidale e umana. Provengo da una famiglia antifascista, che ha pagato a caro prezzo l’aver partecipato al movimento di resistenza. Anche se il dolore di queste esperienze ci ha spesso impedito di parlarne apertamente, ne sono sempre stato orgoglioso”, ha sottolineato Marsetič, invitando tutti ad essere orgogliosi di questa eredità.

 

Il presidente dell’Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti del Rovignese, Branko Oplanić, ha sottolineato l’importanza dell’antifascismo e della lotta contro ciò che ci separa e ci divide per il colore, la lingua e tutto il resto. Ha inoltre espresso la sua soddisfazione per il fatto che alla presentazione del libro abbia partecipato un gran numero di alunni che avranno l’opportunità di conoscere una parte importante della storia, nonché il ruolo dei combattenti del Rovignese e di tutti i luoghi che ebbero una grande importanza nella lotta contro il nazifascismo in questi territori.

 

Ezio Giuricin si è rivolto al pubblico a nome della famiglia dell’autore. “Il contributo del movimento operaio all’antifascismo e alla resistenza, con tutte le sue vittorie e sconfitte, tensioni, contraddizioni e conquiste straordinarie, continua a segnare il nostro presente. La sua ricchezza e l’aspetto più vero e profondo della sua eredità vanno ricercati negli ideali di quel periodo storico e politico. Nel valore della speranza nutrita dagli uomini e dalle donne di quel tempo. Il loro percorso non è stato esente da conflitti, come viene mostrato chiaramente nel libro che presentiamo oggi. Tuttavia il filo conduttore che emerge da tale esperienza è l’impegno nella lotta per un futuro migliore.

Giuricin ha fatto riferimento anche all’unità e alla fratellanza tra gli antifascisti istriani italiani, croati e sloveni, ricordando che fuori dall’Istria, combattendo nella Lika/Lica, Kordun/Cordone, Gorski Kotar/Montanaro, in Croazia e in Slovenia, gli antifascisti e i combattenti istriani, indipendentemente dalla loro nazionalità, erano spesso percepiti come diversi. “È proprio da questo contesto che sono emerse le basi dell’attuale specificità e dell’approccio al multiculturalismo e alla convivenza della Regione Istriana”, ha affermato Giuricin.

 

A nome della Regione Istriana si è rivolto ai presenti l’assessore Ivan Glušac dell’Assessorato per gli affari del Presidente, il quale ha sottolineato che questo libro non è solo un ricordo del passato, ma anche un invito alla responsabilità nel preservare questi valori nella società odierna. “Sono felice che come Regione Istriana collaboriamo da molto tempo con l’Unione delle associazioni antifasciste, soprattutto perché in Istria l’antifascismo è effettivamente uno stile di vita. I suoi valori, che comprendono la multiculturalità, sono ancora oggi attentamente custoditi e ne siamo orgogliosi. E allo stesso modo anche in quegli anni di guerra siamo stati unici in Croazia, perché non abbiamo dimenticato i nostri nonni, i nostri bisnonni, che hanno combattuto per la nostra libertà. Anche oggi dobbiamo insegnarlo ai nostri figli. Credo che questo libro, così come il sacrificio di tutti coloro che sono caduti per la libertà, incoraggerà tutti noi a pensare più profondamente a cosa significhi essere liberi ed uguali nella società e a come possiamo contribuire attivamente a una società giusta e ad un futuro migliore”, ha affermato Glušac, mentre il sindaco della Città di Rovinj-Rovigno, Marko Paliaga ha ricordato il contributo significativo dei cittadini di Rovinj-Rovigno durante la Seconda guerra mondiale.

“La pubblicazione di questo libro mira a preservare la memoria di quegli eventi e il coraggio delle persone che si opposero a uno dei più grandi mali del XX secolo. Il sacrificio di quelle persone coraggiose ci ha fornito i valori fondamentali della civiltà su cui oggi costruiamo la nostra società. La loro lotta per la giustizia, la libertà e i diritti umani ha gettato solide basi per la democrazia moderna, permettendoci di vivere in pace e stabilità. Non è mai abbastanza ricordare l’umanità e i valori conformemente ai quali bisogna vivere, e che vanno promossi e tutelati. L’antifascismo è una determinazione di civiltà di una posizione chiara: contro la disuguaglianza delle persone, contro l’intolleranza di ogni tipo, contro il nazionalismo estremo”, ha affermato Paliaga, e ha sottolineato l’importanza dell’opera dell’autore che ci ha affidato e arricchito con quest’importante testimonianza storica, la cui eredità rimarrà per sempre impressa nella nostra memoria delle generazioni future, fungendo da ricordo permanente del suo contributo alla nostra comprensione del passato.

Il libro è stato poi presentato dallo storico Milan Radošević, il quale ha sottolineato che il libro è il risultato di cinquant’anni di intensa ricerca di Luciano Giuricin, nato nel 1925 a Rovigno, che ha partecipato alla Lotta di liberazione popolare ed è stato uno dei fondatori del Centro di ricerche storiche. La competenza e l’esperienza di vita dell’autore fanno del libro un’opera fondamentale per comprendere il movimento antifascista a Rovigno e in Istria.

Nel libro Giuricin si concentra sulla storia politica e militare, a partire dal 1919, anno in cui fu fondato a Rovigno il primo ramo fascista, fino agli eventi chiave della Seconda guerra mondiale. Il libro descrive dettagliatamente le tragedie, la resistenza e le vittime degli antifascisti del Rovignese, compresa l’emigrazione forzata, le pene detentive e gli eccidi. Dal 1943 al 1945 a Rovigno persero la vita 190 persone, 29 a Villa di Rovigno e 40 a Sošići. Rovigno ha dato i natali a due eroi nazionali, Matteo Benussi e Giuseppe Budicin, il cui contributo al movimento antifascista è incommensurabile.

Il libro ha cinque capitoli, con 65 sottocapitoli, argomenti separati ed è ricco di illustrazioni, tuttavia manca l’indice dei nomi. Radošević sottolinea che l’autore non evita argomenti controversi, come ad esempio la questione delle fobie.

“Il messaggio fondamentale di questo libro è che nonostante alcune reciproche differenze politiche e disaccordi a livello nazionale e ideologico, crisi ed errori verificatisi nel movimento antifascista, alla fine ha prevalso l’idea della lotta per la libertà, che vince sempre, riunisce la maggioranza dell’umanità e sconfigge i regimi violenti, in questo caso il regime fascista”, ha concluso Radošević.

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